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®TMark

mercoledì 11 ottobre 2000

®TMark è una società che finanzia progetti per il sabotaggio dei prodotti delle corporation ed i nuovi miti dell'era digitale. Questo tipo di finanziamento permette agli investitori di conservare l'anonimato e di evitare ogni tipo di responsabilità legale. ®TMark si serve del sabotaggio per creare scoop sensazionali sulla stampa e sui media, per far conoscere gli abusi delle società commerciali verso le leggi e la democrazia.

Recentemente ®TMark ha pubblicato sul web una copia "rivisitata" del sito di George W. Bush, candidato alle elezioni presidenziali del 2000, mostrando come la politica americana sia profondamente dipendente dalle leggi del mercato e facendone discutere tutti i maggiori quotidiani del mondo.
Lo scopo di ®TMark viene illustrato con molta chiarezza: mettere in luce il potere smisurato che le corporations americane hanno ottenuto con gli anni e denunciare l'uso e l'abuso di questo potere. Nata nel 1991 come organizzazione segreta operante tramite una BBS (il World Wide Web ancora non c'era) 4 anni dopo ®TMark si trasforma ufficialmente in una corporazione e si impegna in una serie di progetti di finanziamento a sostegno del boicottaggio dei prodotti delle multinazionali. L'organizzazione si serve della famigerata "responsabilità limitata" di cui godono tutte le corporations per compiere azioni che potrebbero essere considerate illegali senza di fatto correre alcun rischio personale. Questo è possibile grazie ad una legge che risale addirittura al 1886 (il 14° emendamento della Costituzione americana) che ha trasformato le società in persone fisiche, concedendogli cioè gli stessi diritti giuridici garantiti a qualsiasi cittadino americano. Il 14° emendamento era in realtà nato per assicurare la piena cittadinanza e i relativi diritti civili agli schiavi liberati, ma la Corte Suprema estese alle corporations l'applicazione della legge. In questo modo i dirigenti e gli amministratori risultano protetti da questa norma e quindi irresponsabili di fronte alla giustizia per le decisioni che prendono; possono cioè di fatto attribuire la responsabilità alla compagnia, in quanto "persona fisica".
®TMark segue lo stesso criterio, con la differenza che il suo scopo non è il profitto, ma la sovversione e il sabotaggio. Questa corporation atipica gestisce il finanziamento delle operazioni di boicottaggio e, grazie a donatori privati, stanzia fondi per indennizzare i lavoratori che, nel corso dell'operazione, si sottopongono al sempre presente rischio licenziamento.
La rappresentante del gruppo intervenuta a Bologna rievoca alcune delle più famose operazioni della compagnia, a cominciare dal BLO (Barbie Liberation Organization) conosciuto come "l'hack delle Barbie" che risale al Natale 1989. In quei giorni il "fronte di liberazione di barbie" riuscì ad entrare in possesso di circa trecento esemplari di bambole parlanti modello Barbie e G.I Joe (Big Jim) e a immetterle sul mercato dei giocattoli natalizi dopo aver modificato radicalmente le frasi pronunciate dai due personaggi. Al posto degli innocui "Io adoro la scuola, e tu no?" e "Suoniamo con la nostra band stasera!", il BLO faceva pronunciare alla sua Barbie Liberata cose del tipo: "Gli uomini morti non dicono bugie", sconvolgendo letteralmente gli ignari acquirenti.

Durante lo scorso anno altre due azioni di ®TMark hanno fatto molto scalpore: la copia "modificata" del sito di George W.Bush e la creazione del "Fondo Etoy", realizzato per sostenere la causa dei cyber-artisti svizzeri contro l'attacco della multinazionale dei giocattoli "eToys". Entrambe le vicende sono state accompagnate da un enorme interesse dei mezzi di informazione, soprattutto americani e a questo proposito è estremamente interessante poter vedere un video che riunisce i maggiori servizi tv statunitensi e che ®TMark mostra con orgoglio. L'organizzazione infatti non intende attaccare i media, ma cerca di considerarli potenziali collaboratori, sfruttando con abilità la visibilità che il mainstream offre. Accedendo ad organi come la CNN o il NY Times è possibile raggiungere milioni di persone e rendere così il proprio hacking conosciuto anche fuori dai ristretti circoli attivisti. ®TMark sfrutta le armi delle corporations contro le corporations stesse lavorando nel cuore del sistema e adottandone tutte le tattiche, perfino quelle pubblicitarie come si evince dal video di presentazione della società intitolato "Bringing it to you", un classico promo aziendale con tanto di grafica 3D, effetti speciali e tono profetico della voce recitante.

Valentina Tanni

Links:

Sito di ®TMark
GwBush
Sito di Etoy

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