La comunità dei musicisti elettronici ha trovato
nella Rete un grande punto di aggregazione. I campionamenti che prima circolavano solo
faticosamente passando di mano per gli scantinati di remoti studi di registrazione
amatoriale hanno cominciato a circolare per la Rete, i gruppi di discussione si sono
aperti un po ovunque e cè anche chi ha cominciato a usare Internet come
strumento distributivo nuovo scavalcando loligarchia delle case discografiche
esistenti.
Ma andiamo con ordine. Anzitutto Internet è una
grandissima risorsa informativa per gli amanti di sintetizzatori e campionatori. Synth Zone è uno dei più articolati e curati punti
di snodo per chi cerca materiale sullargomento. Raccoglie e classifica risorse per
la musica elettronica e se cercate informazioni su un modello di tastiera in particolare
nel sito di Synth Zone probabilmente potreste trovare ciò che vi interessa.
E-musician è un magazine on line dedicato
alla musica elettronica, il suo archivio
è una inestimabile risorsa di informazioni per chi fa musica di questo tipo, grandissima
cura viene posta nel dare consigli per il miglior uso degli strumenti e indicazioni
tecnico-pratiche sui loro pregi e difetti.
Volete i prezzi? A parte i molti rivenditori che hanno aperto uno sportello su Internet
è bene dare unocchiata al sito di Eq Buyers Guide, una guida che
dispone di un listino molto aggiornato con tutti i tipi di attrezzature musicali.
Anche se non incentrato esclusivamente sulla musica elettronica probabilmente il sito più comprensivo per musicisti è al
momento Harmony Central. I suoi punti di forza
sono le sezioni dedicate alla tastiera, alla chitarra e al basso.
In secondo luogo la Rete sollecita e favorisce la diffusione di nuovo software, per
ascoltare e manipolare la musica elettronica esiste una costellazione molto fitta di
software dedicato, da quello di semplice conversione di un formato audio in un altro, a
quello più complesso di manipolazione dellonda stessa, a quello di campionamento.
Un tempo tutto veniva fatto con i Macintosh, oggi i Pc vanno per la maggiore. Sul sito
wavenet.com trovate una pagina molto completa dedicata alle "sound utilities".
In terzo luogo la Rete è un
enorme deposito di suoni. Sono innumerevoli gli archivi che contengono i cosiddetti "sample", campionamenti di ogni
genere di suoni, dai rumori domestici alle sezioni di pezzi musicali già
commercializzati.
La questione ha irritato i dirigenti del Riaa, lassociazione che raggruppa i principali
discografici americani tra cui Sony, Time-Warner, Universal/Polygram, Bmg, and Emi, la
quale sta conducendo allo stesso tempo una serie di battaglie contro la Rete ed i suoi
attentati alle troppo restrittive ed inadeguate leggi sul copyright internazionale.
Negativland, un gruppo di artisti che si
occupa di musica sperimentale
lavorando sul concetto di collage dei suoni, ha di recente aperto una polemica con il Riaa che li accusa
di violazione delle leggi sul copyright. Il gruppo infatti, assurto alla notorietà più
per essere stato denunciato da un sacco di gente tra cui gli U2 che per la musica
prodotta, conduce da molto tempo una battaglia sulla questione del cosiddetto "fair
use" della musica sotto diritti sostenendo il diritto di copia e rielaborazione.
Paradossalmente molte delle ditte che si sono
scagliate contro la piccola negativeland.com
hanno tra le loro file artisti che non si fanno nessun problema ad utilizzare
"sample" di altri musicisti; tra questi sostenitori delluso sfrenato dei
campionamenti ci sono Beastie Boys, Nine Inch Nails, Public Enemy, Beck. A
questultimo il gruppo di disturbo culturale americano a cui appartiene la pagina rtmark.com ha sottratto a sua volta moltissimi campionamenti
per unoperazione musicale denominata "Deconstructing Beck". |