Sul trattamento riservato agli invitati al BIG
Festival di Torino:
Il BIG Festival di Torino, curato
da Michelangelo Pistoletto (arte povera ecc.), ha sbattuto fuori il gruppo
di artisti Everyone Is An Expert (già No
One Is Illegal) a causa del loro slogan "Basta con Berlusconi" (Qui
la loro dichiarazione)
Inoltre, BIG ha censurato l'opera di un gruppo anonimo che metteva in
atto un progetto RTMark (una
versione del progetto
DUBM), che quindi non colpisce più i negozi Blockbuster, di proprietà
di Berlusconi. (Ancora prima di conoscere i contenuti del progetto Blockbastard,
BIG aveva chiesto ai suoi creatori di firmare una dichiarazione in cui
promettevano di non calunniare nessuna persona o movimento -- in altre
parole Berlusconi e Forza Italia).
Gli organizzatori di RTMark sono rimasti molto sopresi di fronte a questi
comportamenti di Big nei confronti dei loro collaboratori, e di fronte
all'ostilità manifesta verso il gruppo Everyone Is An Expert. Vogliamo
sottolineare alcuni punti che ci sembrano evidenti:
- L'Italia non è uno stato fascista. Ma l'arma principale usata dal
fascismo verso i suoi nemici è la paura e l'autocensura -- fare in modo
che le persone si sorveglino da sé. Il comportamento di BIG è una testimonianza
eloquente dell'efficacia di questa tattica messa in atto proprio contro
il festival stesso, e della possibilità che oggi in Italia abbia già
attecchito un conformismo di tipo assai pericoloso.
- Come dimostrato dall'attacco sferrato da Alleanza Nazionale contro
il BIG Festival, questi cretini non hanno nemmeno bisogno di un casus
belli per aggredire; per loro è tutto entartete Kunst. Tentare di prevenire
questi attacchi annacquando il lavoro è totalmente stupido. La sinistra
si rafforza spingendosi al limite, non ritraendosi vero il centro.
- Ci sembra che il compito di Pistoletto e degli altri curatori del
festival dovrebbe essere quello di promuovere a qualsiasi prezzo l'arte,
così come loro pensano dovrebbe essere -- e non come ciò che reputano
tollerabile da Alleanza Nazionale o Forza Italia.
- Se Berlusconi o i suoi tirapiedi facessero chiudere BIG, questo mostrerebbe
a tutti gli italiani qual è la nozione di civiltà di questi cialtroni;
censurando se stessi e i loro artisti, i curatori di BIG esaudiscono
i desideri, anche quelli inespressi, di Berlusconi.
- La codardia non è merce rara nell'Italia di oggi. Ecco un altro paio
di esempi:
- Abbiamo chiesto a un passante di manifestare davanti a una telecamera
la sua opinione sul fatto che l'installazione
etoy sia stata circondata
di cartelli di "Divieto di Accesso
per riprese Spot TV 'Forza Italia'" attribuiti a Mediaset e
alla Rai. Dopo aver spiegato il contenuto dei cartelli l'uomo ha
concluso in maniera poco convincente "Viva Mediaset". Due volte.
A telecamente chiuse ci ha detto di aver paura di essere arrestato,
o di avere la televisione oscurata, se l'intervista fosse stata
trasmessa in Italia. (etoy colto in una situazione simile, può essere
visto qui)
- A Milano il 21 aprile i nostri amici The Yes Men hanno tenuto
un discorso durante una presentazione organizzata dall'amministrazione
locale. Subito dopo, il politico che seguiva la serie di incontri
ha preso da parte l'organizzatore e gli ha detto che la gente non
era interessata a sentire certe cose -- questo a dispetto di applausi
e risate di approvazione del pubblico. Il suo timore era chiaramente
di perdere la poltrona, dal momento che Berlusconi conduce il suo
governo come un'azienda.
- Fortunatamente però nemmeno l'audacia nell'Italia di oggi è merce
rara: "Basta con Berlusconi" è quello che un milione di persone ha gridato
nelle strade italiane. Perché non unirsi a questo meritevole gruppo?
- Infine, vogliamo fare presente che noi (RTMark) siamo complici; quando
ai nostri collaboratori è stato detto di modificare
la loro opera per espungere ogni riferimento alle videoteche Blockbuster,
li abbiamo incoraggiati a farlo, in modo da poter recuperare i 2.700
dollari che il BIG Festival ci doveva.
Aggiornamento: BIG ci ha finalmente pagato !!! Con più di quattro
mesi di ritardo, dopo telefonate interminabili, lamentele sulle liste,
ecc....
p.s. Durante la discussione del 24 aprile, Pistoletto ha detto a Everyone
Is An Expert: "La questione per noi è se sia fondamentale per il
vostro progetto fare quei nomi, o se non è poi così essenziale. Se pensate
che sia necessario nominare quelle tre persone che possono danneggiare
seriamente la nostra organizzazione, questo significa che non capite la
portata della questione."
(Traduzione di Elena Dal Pra.)
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On the treatment of invitees to the BIG
Festival of Torino:
The BIG Festival of Torino, curated by Michelangelo Pistoletto
(Arte Povera, etc.), has kicked out of the BIG festival the artists' group Everyone
Is An
Expert (formerly No One Is
Illegal) because of their slogan "Basta con Berlusconi." (Here
is their statement.) Also, BIG has
successfully censored the work of an anonymous group accomplishing an
RTMark project (a version
of project DUBM),
so that it no longer targets Berlusconi-owned Blockbuster stores.
(Even before BIG knew what the Blockbastard project was about, the BIG team presented
the project workers with
a form to sign,
promising not
to calumniate any person or movement--i.e. Berlusconi and Forza Italia.)
The RTMark management is very shocked to learn of these behaviors by BIG
against our workers, and even more so against the group Everyone Is An Expert. The following points seem obvious:
-
Italy is not a fascist state. But fascism's principal tool against its enemies is fear and
self-censorship--making people police themselves. BIG's behavior is eloquent
testimony to the efficacy of this tactic against them, and to the possibility that in Italy today,
a very dangerous sort of conformism is already in place.
- As demonstrated by the Alleanza Nazionale's attack against the BIG
Festival, these
cretins need no pretext in order to attack; for them it is all entartete
Kunst. Trying to prevent an attack by toning down work is completely futile. The left is strengthened by pushing the
edges, not by creeping towards the center.
- It seems to us that the duty of Pistoletto and the other festival curators is
to curate art, as they think art should be, at any price--and never as they think the Alleanza
Nazionale or Forza Italia will tolerate it.
- If Berlusconi or his henchmen were to shut down BIG, this would show all
Italians what these assholes thinks of civilization; by censoring themselves and
their artists, the BIG curators are accomplishing Berlusconi's wishes, even
his unexpressed ones.
-
Cowardice is not unusual in today's Italy. Two other examples:
-
We asked a passerby to say something on camera
about the fact that the etoy installation was
encircled by signs saying
"Access Denied for
filming of Berlusconi Spot 'Forza Italia'", signs attributed to Mediaset
(Berlusconi's media company) and RAI (Italian national television, now under
Berlusconi's control). After explaining on camera what the signs said, the
fellow said,
unconvincingly, "Viva Mediaset." Twice. Off
camera, he told us his fear of being arrested or having his television access
shut off, if our program were broadcast in Italy. (etoy's take on this
situation can be viewed at
this page,
by the Epidemic group)
- In Milan on April 21, our friends The Yes Men gave a speech in a venue funded by the local government. After
the talk, the politician in charge of the speaking series took aside the
organizer and told him that people did not want to
hear such things--despite the obvious clapping, laughing, etc. on the part of
the audience. This politician, obviously, was afraid of losing his job, since
Berlusconi runs his government like a company.
- Still, bravery in today's Italy is not unusual either: "Basta con
Berlusconi" is what one million people took to the streets of Italy to
proclaim. Why not join this distinguished group?
- Finally, we would like to acknowledge that we (RTMark) are
complicit; when our workers were told to modify
their
work to avoid
references to Blockbuster video, we encouraged them to do so, so that we could
recoup the US$2700
that the BIG Festival owed us. Update: BIG finally
paid us, more than four months later, after endless telephone calls, public
complaining on mailing lists, etc.
p.s. At the discussion that took place on April 24, Pistoletto said to
Everyone Is An Expert: "The question for us was whether it
was basic for your project to mention these names, or whether it was not so
essential. If you believe it is necessary to mention the names of these three
people who can do serious damage to our organization, this means that you don't
understand the extent of the issue."
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